L’intelligenza artificiale (AI) sta rivoluzionando il nostro quotidiano e anche in sanità le potenzialità sono enormi: si vedono all’orizzonte cambiamenti significativi nella diagnosi, nel trattamento e nella gestione delle malattie.
Questa tecnologia avanzata offre un potenziale immenso per migliorare l’efficienza e l’accuratezza delle pratiche mediche, consentendo una cura più personalizzata e tempestiva per i pazienti.
Nel contesto sanitario, l’AI è impiegata per analizzare enormi quantità di dati clinici e scientifici, contribuendo a identificare modelli e correlazioni al di là della portata umana.
Tuttavia, l’implementazione dell’AI in sanità pone sfide etiche e normative, come la gestione della privacy dei dati e la necessità di mantenere un equilibrio tra l’automazione e l’empatia umana. È essenziale sviluppare linee guida chiare per garantire un uso responsabile e sicuro di questa tecnologia innovativa, massimizzando i suoi benefici per il bene della salute pubblica.
A che punto siamo nel nostro Paese e in Europa? Quali strumenti devono essere messi in campo e quali nuove competenze e responsabilità saranno necessarie per i professionisti della sanità?
Ne parliamo con:
Umberto Nocco
Presidente AIIC (Associazione italiana ingegneri clinici). Direttore SC Ingegneria Clinica, ASST Grande Ospedale Metropolitano Niguarda (Milano)Giandomenico Nollo
Presidente SIHTA (Società Italiana di Health Technology Assessment). Professore di Bioingegneria, Università di Trento
Conduce:
Rossella Iannone
Direttrice responsabile TrendSanità