Questa settimana in Italia si è parlato dell’aumento delle opposizioni alla donazione di organi, dell’improvviso fallimento di una società che conservava il sangue del cordone ombelicale dei neonati, dello stop all’emendamento Cantù, della scarsa attenzione del SSN ai bambini e dello scontro tra Ministero e Regioni sulle liste d’attesa. A livello internazionale, le conseguenze dei tagli del NHS l’epidemia di morbillo negli USA con il dietrofront di Kennedy sui vaccini, i rischi per la farmaceutica europea legati a possibili dazi statunitensi, il legame tra cambiamento climatico e febbre da fieno e il licenziamento in blocco voluto da Trump degli esperti federali che si occupavano della prevenzione dell’HIV nei bambini e nelle madri nei Paesi a basso reddito
Oltre 70 anni fa, un accordo internazionale evitò dazi reciproci sui farmaci. Rimettere in discussione questa decisione rischia di compromettere la salute globale e l'accesso ai trattamenti farmacologici. La Società Italiana di Farmacologia invita le istituzioni europee a lavorare per una mediazione efficace con gli USA
Gli Usa importano il 70% dei principi attivi in volumi dal resto del mondo e per circa 700 molecole l'Europa è l'unico fornitore. Da valutare gli effetti delle esenzioni per alcune categorie di prodotti – anche farmaceutici – previste dall’Ordine esecutivo pubblicato dalla Casa Bianca