Medicina territoriale, farmacie e ospedale: come integrarli per gestire la cronicità?

La pandemia da Covid-19 ha cambiato e continuerà a cambiare il modo con cui si assistono i pazienti. Da più parti si inizia a ripensare a un nuovo ruolo dell’ospedale quale luogo di gestione delle acuzie, mentre la gestione delle cronicità dovrà passare gradualmente verso il territorio o comunque coinvolgere la medicina generale in modo più attivo rispetto a quanto fatto fino ad oggi.

In tutto questo, le farmacie territoriali possono svolgere quel ruolo determinante di farmacia dei servizi che hanno iniziato a seguire da questa pandemia. E possono essere il trait d’union tra le esigenze del medico ospedaliero, quelle del medico e quelle del paziente.

Come si possono quindi gestire in modo più efficiente le cronicità?

Laddove la gestione del paziente è in mano al medico specializzato in ospedale e i farmaci sono sotto monitoraggio AIFA, come si può coinvolgere i medici e le farmacie territoriali per assicurare una continuità assistenziale al paziente che non può recarsi fisicamente in ospedale?

Come si può rafforzare il ruolo della medicina generale affinché supporti, in modo competente e preparato, la medicina ospedaliera?

E le farmacie di comunità che peso possono avere nella gestione delle cronicità, a cominciare dal dispensare i farmaci a domicilio e rafforzare la distribuzione per conto?

Ne parliamo con:

  • Domenico Crisarà
    Vice Segretario Nazionale FIMMG
  • Alfredo Procaccini
    Vice Presidente Vicario Federfarma
  • Federico Bertuzzi
    Responsabile Diabetologia Ospedale Niguarda

Modera:

  • Angelica Giambelluca
    Giornalista professionista in ambito medico

Medicina territoriale, farmacie e ospedale: come integrarli per gestire la cronicità?

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