La determinazione di un prezzo fisso per le mascherine può costituire un ostacolo per le aziende italiane che hanno riconvertito la produzione? Come si può garantire il sistema ed evitare la speculazione ai danni dei cittadini? Ne parliamo con Davide Petrini (ristoratore e imprenditore), Salvatore Torrisi (presidente della Federazione FARE) e Massimiliano Boggetti (presidente Confindustria Dispositivi Medici)
Negli ultimi anni anche in Italia sono state messe in campo numerose iniziative e leggi per arginare la corruzione nella pubblica amministrazione: a che punto siamo? Quali risultati sono stati ottenuti e dove è ancora necessario intervenire?
Nel nostro Paese se ne parla da tempo, esiste anche una task force presso il Ministero dello Sviluppo Economico, ma ad oggi progetti concreti di Blockchain nell’ambito sanitario non ce ne sono. Ne parliamo con alcuni esperti: Gian Luca Comandini, Giovanni Maglio e Laura Cappello
Se prima dell’emergenza Covid-19, parlare di telemedicina nel nostro Paese era più un esercizio di stile che un argomento di discussione operativa, ora questo argomento sta diventando un mantra ricorrente a tutti i livelli della sanità. La situazione sarebbe cambiata se la telemedicina fosse stata una realtà già pienamente operativa? E, applicata in tempi normali, quanto potrebbe far risparmiare al Servizio Sanitario Nazionale?
Confindustria a fianco delle aziende che decidono di riconvertirsi. Boggetti: “Ma non è semplice realizzare una mascherina. Il governo deve intervenire”
Le malattie croniche sono in costante aumento in Italia e nei Paesi a sviluppo economico avanzato e la loro gestione rappresenta una sfida importante per la sostenibilità del nostro Servizio Sanitario Nazionale. A 3 anni dall’approvazione del Piano Nazionale della Cronicità ne ripercorriamo alcuni aspetti chiave come le fasi del macroprocesso di gestione del paziente, i nuovi modelli di remunerazione e gli indicatori di monitoraggio.
Dopo l’approvazione europea, la durata media dell’iter approvativo in Italia è di 258 giorni. La velocità con cui si studiano e sviluppano i nuovi farmaci innovativi a volte viene frenata da procedure approvative complesse, che ritardano l’accesso dei pazienti ai nuovi trattamenti. Il Focus on presenta i principali strumenti di Early Access in Europa e in Italia, es. Conditional Marketing Authorisation (CMA), Marketing Authorisation under Exceptional Circumstances (UEC) e le diverse forme di Pay-for-Performance.
Il Codice degli appalti ha innescato una rimodulazione del processo degli acquisti, in tutte le sue fasi. Il dottor Fausto Bartolini, Direttore del Dipartimento Assistenza Farmaceutica, USL Umbria 2 e Coordinatore del Progetto SIFO-FARE in merito presenta alcune riflessioni in merito ai criteri di aggiudicazione e al peso della qualità: l’obiettivo è valorizzare non la qualità assoluta ma la qualità utile nel contesto dato.
Nella programmazione di un appalto pubblico, la scelta della procedura da adottare può rivestire un ruolo critico. Il Dottor Claudio Amoroso (FARE) esamina i vantaggi dell’accordo quadro rispetto a forme monopolistiche di acquisto, evidenziandone gli aspetti positivi in termini di flessibilità, apertura concorrenziale e sostenibilità del mercato.
Bisogno terapeutico, valore terapeutico aggiunto e qualità delle prove costituiscono i tre criteri per la valutazione dell’innovatività di un farmaco in relazione a una specifica indicazione, così come stabilito dalla Commissione Tecnico Scientifica dell’AIFA. Come vengono applicati questi criteri? E con quali risultati?