Il futuro degli studi osservazionali è tracciato nel documento “Ricerca osservazionale: un pilastro nel processo di produzione di conoscenza”, pubblicato il 26 luglio scorso dal Centro di coordinamento nazionale dei Comitati etici istituito presso l’AIFA. Tra le novità principali, il legittimo interesse come base giuridica per il trattamento dei dati
Il Big Data Steering Group istituito dall'EMA e dai vertici delle agenzie per i medicinali (HMA) ha pubblicato il suo terzo piano di lavoro che stabilisce le azioni da realizzare fra il 2022 e il 25
Le agenzie regolatorie globali chiedono collaborazione per integrare la Real World Evidence nel processo decisionale normativo. Sebbene questo tipo di evidenze possa svolgere un ruolo importante nel colmare lacune di conoscenza, ci sono ancora delle sfide che devono essere affrontate, come ad esempio le fonti di dati eterogenee nel mondo e i diversi livelli di qualità dei dati
La pandemia ha spinto la diffusione del FSE: il 55% degli Italiani lo conosce e il 33% l’ha utilizzato (rispetto al 12% nel 2021). Cala l’uso della Telemedicina dopo il boom Covid: il 26% dei medici specialisti e il 20% dei medici di medicina generale ha utilizzato la Tele-visita nel 2021, contro il 39 % del 2020 e il 10% circa pre-pandemia
La RWE può rappresentare l’evoluzione della medicina personalizzata e rendere più efficiente la spesa farmaceutica. Può essere un innovativo strumento di governance sanitaria, se usata in modo standard, coerente e rigoroso. Ma in Italia, a causa di dati frammentati e scarsa interoperabilità dei sistemi, non se ne sfruttano tutti i benefici
Diretta Live con Gianluca Trifirò (Professore Ordinario di Farmacologia, Dipartimento di Diagnostica e Sanità Pubblica, Università degli Studi di Verona) ed Eliana Ferroni (Servizio Epidemiologico Regionale, SER - Azienda Zero, Regione Veneto).
Oggi le sperimentazioni cliniche seguono iter ben delineati e controllati, sono suddivise in fasi e si realizzano tramite trial clinici randomizzati. Ma non è sempre stato così. Anche per la ricerca clinica la storia inizia centinaia di anni fa, e le sfide del futuro sono ancora più difficili.
I farmaci a valore aggiunto, in inglese Value Added Medicines (VAM), sono una nuova frontiera del farmaco che non punta a scoprire nuove molecole, ma nuovi modi di usare, potenziare e riposizionare molecole esistenti. Quali sono le potenzialità e qual è il panorama nel nostro paese? Ne parliamo con Geremia Seclì (Coordinatore VAM Group EGUALIA) e Gianni Sava (Società Italiana di Farmacologia).
L’analisi dei dati sanitari sta dimostrando tutta la sua importanza con la pandemia di Covid-19. In Italia i dati raccolti sono tanti, spesso di buona qualità, ed esistono reti di esperti che li analizzano e li rendono disponibili alla più ampia comunità medica e politica. In questi mesi di pandemia l’assistenza e cura dei pazienti anche non Covid hanno fatto registrare diverse criticità. Che cosa possono dirci i dati?
I real world data sono sempre più importanti per definire i particolari che dipingono la salute e gli strumenti di cura disponibili. In cosa consiste la loro rilevanza nel ciclo di vita di un farmaco o di un device? E in che modo questi dati potrebbero contribuire a superare le logiche di finanziamento a silos? Cosa occorre per rendere questi sistemi di finanziamento meno verticali e più orizzontali?