I farmaci biosimilari sono efficaci e sicuri. E rappresentano un risparmio per il sistema sanitario nazionale. Nonostante le buone premesse, la loro diffusione in Italia è ancora a macchia di leopardo. Ne abbiamo parlato con Stefano Collatina (coordinatore Italian Biosimilars Group di Egualia), Anna Marra (Direttrice Farmacia Ospedaliera S. Anna, Ferrara) e Laura Cudillo (Ematologa Ospedale San Giovanni Addolorata, Roma).
Lo scorso 23 marzo l’Autorità Garante della Concorrenza e del Mercato ha inviato al Governo le proprie osservazioni in vista dell’adozione della legge annuale sulla concorrenza. In ambito farmaceutico, su quali direttrici si è sviluppato l’intervento? Un commento sul tema della composizione dei lotti in gara per l’acquisto dei farmaci biologici e biosimilari.
Nella Legge Finanziaria 2021 è stato inserito uno stanziamento di 5 milioni di euro per i test di profilazione genica per i pazienti oncologici. Un primo passo a livello legislativo che ne riconosce l’importanza e la necessità di esecuzione su tutto il territorio nazionale. Ne parliamo con Carmine Pinto, Direttore Oncologia Medica, Clinical Cancer Centre, AUSL-IRCCS Reggio Emilia, Presidente FICOG, e Nicola Normanno, Direttore Biologia Cellulare e Bioterapie, Istituto Nazionale Tumori Fondazione Pascale Napoli.
L’introduzione in commercio dei farmaci biosimilari ha rappresentato un’opportunità importante per il Servizio Sanitario Nazionale. Ad oggi quale può essere il valore dei biosimilari per il SSN? A rispondere per noi sono il professor Carlomaurizio Montecucco, Direttore Struttura Complessa di Reumatologia, Fondazione IRCCS Policlinico San Matteo Pavia, e il dottor Marcello Pani, Direttore Farmacia Ospedaliera Policlinico Universitario Agostino Gemelli IRCCS e Segretario Nazionale SIFO.